La stagione dei "marmottari" è ormai avviata e studenti e ricercatori hanno passato le prime settimane a osservare con attenzione le marmotte presenti nell’area di studio per riconoscere le marcature e quindi gli individui noti nelle diverse famiglie di marmotte.
Per far questo vengono usati cannocchiali e binocoli per vedere bene gli orecchini colorati che sono stati messi alle marmotte nel corso delle estati precedenti, in modo da assicurarsi dell’identità dell’individuo, e quindi della sua sopravvivenza all’inverno.
Guardando le foto o passando da Orvieilles vi può capitare di vedere marmotte con dei piccoli orecchini di plastica colorata ad uno o entrambe le orecchie. Queste marcature individuali (cioè di colori diversi per ciascun individuo all’interno dei diversi gruppi famigliari) ci permettono di seguire ogni marmotta per tutta la sua vita, raccogliendo importanti informazioni sul suo comportamento, sulla sua posizione all’interno della famiglia, sulla sua attività riproduttiva e durata della vita. Tutte queste informazioni per le numerose marmotte che fanno parte dello studio (siamo oltre 300 marmotte di 20 famiglie differenti seguite dal 2006) ci permettono di studiare il comportamento e la fisiologia della specie, così come l’evoluzione della popolazione. La marcatura viene applicata durante le catture e non causa nessun cambiamento nel comportamento delle marmotte.
Ad esempio sappiamo che Pulsatilla (nella foto) è una marmotta femmina di 3 anni della famiglia “Orvieilles” (così chiamata perché vive accanto all’omonimo casotto). La famiglia di Pulsatille è una tra le più numerose dello studio: i genitori (maschio e femmina “dominanti”, generalmente i soli a riprodursi) sono Arlem e Mirta, di 6 anni, anch’essa nata in questo territorio e poi rimasta come femmina dominante quando la madre, Menta, è morta a più di 13 anni. Pulsatilla ha ben 7 fratelli del suo anno, più altri fratelli degli anni seguenti. In questo momento, maggio 2018, la sua famiglia è composta da 12 marmotta di età diverse: Pablo, Paprika, Remigio, Raminga, Keplero, Ruligna, Quello, … Insomma, una vera colonia articolata. Quello che non sappiamo ancora è se sarà lei a prendere il posto della madre con un nuovo compagno o se invece si allontanerà per cercare un nuovo territorio. E questo lo sapremo solo seguendola e riconoscendola grazie alle marcature.
Foto di Matteo Cristiano e Caterina Ferrari