Nel mese di aprile sono proseguite le attività di ricerca sulle marmotte nell'area studio di Orvieille, progetto che viene portato avanti grazie al finanziamento derivante dal 5x1000. I ricercatori ci raccontano i lavori sul campo, presentando le famiglie che vivono nelle vicinanze della casa di caccia, divenuta casotto dei guardaparco e base di ricerca per gli studenti.
![studenti 2018 marmotte orvieille](https://www.pngp.it/sites/default/files/img_3689.jpg)
Le ciaspole sono ancora indispensabili!
![orvieille neve](https://www.pngp.it/sites/default/files/img_3718_0.jpg)
A prima vista non si vedono marmotte in giro e tantomeno attive.
Dato il brutto tempo del giorno prima è possibile che siano rientrate, considerando anche l'assenza di risorse di cibo.
![marmotta fuori dalla tana](https://www.pngp.it/sites/default/files/matteo_cristianoimg_5533.jpg)
I ricercatori riconoscono Arlem e Pablo grazie alle marcature dell'orecchio. Sono il maschio dominante (Arlem) ed uno dei suoi figli, nato nel 2015 da Arlem e Menta.
Ma chi saranno gli altri due che si vedono sulla tana..Mirta? Pulsatilla? o Keplero?o quali degli altri 11 membri della famiglia più numerosa dell'area di studio?
![marmotta pablo](https://www.pngp.it/sites/default/files/matteo_cristianoimg_5522_0.jpg)
Pablo è nato nel 2015 da Arlem e Menta e quest'anno dovrà probabilmente decidersi..rimanere in famiglia o andare in dispersione per cercarsi un territorio e una compagna con cui stabilirsi e riprodursi?
E' questo infatti una delle decisioni più importanti da prendere nella vita di una marmotta.
Come sappiamo tutte queste cose? Grazie alle marcature individuali (orecchini colorati) e alle osservazioni regolari durante la stagione attiva portare avanti dai ricercatori.
A cosa serve sapere tutte queste cose? la marmotta è una specie molto importante nell'ecositema alpino, e le conoscenze approfondite su questa popolazione ci permetteranno di capire meglio come gli individui si organizzano nelle loro famiglie, quali sono i fattori 'di successo' (cioè di riproduzione e sopravvivenza più elevati) e, soprattutto, come reagisce la marmotta alpina ai cambiamenti del clima e del suo ambiente.
Foto di Matteo Cristiano