L'ermellino (Mustela erminea)
Può frequentare quasi tutti gli habitat terrestri, ovunque ci sia la copertura minima necessaria: boschi, siepi, erba alta, sottobosco, paludi, dirupi, brughiera, tundra e ghiaioni montani. Ha il dorso marrone-rossastro, il ventre bianco e l'estremità della coda nera; in inverno diventa interamente bianco a parte la punta della coda che è nera. Ha una lunghezza di 24-29 cm, più 8-12 cm di coda, per un peso di 125-450 g. Le prede dell'ermellino sono costituite in prevalenza da roditori, grandi al massimo quanto un ratto, toporagni, arvicole e talvolta anche lepri, oltre a uova, uccelli, rettili, anfibi e insetti. I vegetali invece vengono ignorati.
L'ermellino in inverno cambia il colore del suo mantello passando da un bruno-fulvo a un bianco candido, per mimetizzarsi nell'ambiente innevato. Solo la punta della coda si mantiene nera ed ha funzione termoregolatrice per le estremità del corpo. Questa specie è monitorata attivamente dal Parco come sentinella degli effetti del cambiamento climatico. Infatti la non corrispondenza tra la stagione delle neve e la muta potrebbe esporre l'animale a una maggiore visibilità rendendo più difficile la ricerca di cibo e la fuga dai predatori.
Foto: Marco Angeli