See you in spring: overwinter survival is higher that post summer in the Alpine marmot
Ci vediamo in primavera!
Per chi ama le marmotte alpine, l'arrivo dell’autunno segna il momento di salutarle prima del loro lungo sonno invernale; per chi lo fa chiedendosi se supereranno l’inverno.. ebbene, una buona notizia è in arrivo!
L’ibernazione è quel periodo in cui gli individui di diverse specie animali riducono drasticamente le loro attività fisiologiche, risparmiando fino all'80% dell’energia necessaria per sopravvivere fino alla primavera, quando ritorneranno cibo e temperature più miti. E’ quindi una vera e propria strategia di sopravvivenza alle condizioni ambientali sfavorevoli, ed infatti si ritrova quasi sempre in ambiente fortemente stagionali.
Questa fase, però, è delicata: per molte specie rappresenta il momento di maggior rischio, con tassi di mortalità elevati.
Inaspettatamente, uno studio condotto tra il 2007 e il 2018 nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, nell'area di Orvieilles, ha rivelato che le marmotte alpine hanno una probabilità di sopravvivenza più alta durante l’inverno che alla stagione estiva.. sopravvivono meglio all'inverno rispetto che all’estate!
Come è stato svolto lo studio?
Per questo studio sono stati inclusi i dati di 151 marmotte raccolti nel corso di 11 anni, che sono state marcate dai ricercatori con piccoli orecchini e chip sottocutanei in modo da riconoscere ogni individuo nelle sessioni di monitoraggio, a primavera e fine estate. I dati raccolti sono stati analizzati utilizzando un modello statistico chiamato Cormack-Jolly-Seber (CJS) che consente di stimare la probabilità di sopravvivenza degli animali. Con questo approccio non si può distinguere del tutto mortalità e dispersione, cioè allontanamento, di un individuo (che quindi risulta non più visibile ai ricercatori), ma si riesce ad ottenere stime affidabili sui cicli vitali delle popolazione di animali selvatici oggetto delle ricerche.
I risultati
Contrariamente alle ipotesi di partenza, i dati hanno mostrato che la sopravvivenza delle marmotte dopo l'inverno sfiora quasi il 100% per i giovani di un anno, mentre al termine dell’estate scende intorno al 75% per tutte le fasce d’età.
La sopravvivenza invernale diminuisce progressivamente con l'età, specie dopo i 6 anni (in media, le marmotte vivono 7-8 anni, anche se alcune raggiungono i 12-13 anni).
Al contrario, la sopravvivenza estiva è meno influenzata dall’età e mostra addirittura un lieve aumento con l’età.
Perché l'inverno è "più sicuro" dell'estate?
Sebbene l'inverno e l'ibernazione siano certamente un rischio dal punto di vista fisiologico, è durante l'estate che le marmotte affrontano una serie di sfide. Questi animali sono molto sociali e vivono in gruppi familiari fino a 12 individui: durante i mesi estivi, le interazioni sociali sono continue e determinano le gerarchie del gruppo. Inoltre, il rischio di predazione è elevato: nel Parco Nazionale Gran Paradiso, l’aquila reale, predatore principale delle marmotte di tutte le età, e la volpe, che attacca soprattutto i piccoli e i subadulti, rappresentano una minaccia costante.
Conclusioni
Questo studio suggerisce che la socialità delle marmotte gioca un ruolo fondamentale per la loro sopravvivenza, rendendo le dinamiche sociali cruciali quanto il clima e i predatori. Rimane poi da indagare questo risultato alla luce di inverni che stanno cambiando: la diminuzione della copertura nevosa e le temperature meno rigide hanno certamente un effetto sull’ibernazione , anche se probabilmente in direzioni opposte…