Gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti mediante differenti azioni (WP, work packages) che hanno interessato: la valutazione dei flussi ecologici, genetici e sanitari, l'analisi dei fattori di perturbazione degli ambienti, la mediazione tra i diversi utilizzi dell'ambiente, la sensibilizzazione degli attori locali e della popolazione, la condivisione e il trasferimento di strumenti e di metodi di gestione.
Il progetto LEMED-IBEX ha previsto 3 azioni principali.
WP 2. Comuncazione e sensibilizzazione. Una vasta azione di comunicazione ha coinvolto tutti i partner ed è stata rivolta a diverse tipologie di pubblico: grande pubblico, studenti delle scuole, specialisti del settore, attori socio-economici del territorio (allevatori, operatori turistici, guide e accompagnatori).
WP 3. Stato delle popolazioni e strategie di conservazione. Questa azione, di cui il Parco Nazionale Gran Paradiso è stato capofila insieme al Parco Nazionale della Vanoise, si è focalizzata sulla comprensione dei potenziali ed effettivi elementi di rischio per la conservazione della specie. L'attività ha previsto una valutazione dello stato delle diverse popolazioni e una sintesi dei dati disponilbili e dei metodi di monitoraggio attualmente utilizzati; l'elaborazione e condivisione di un metodo di monitoraggio comune tra i diversi partner; l'identificazione dei rischi sanitari e la diffusione delle conscenze acquisite; la comprensione delle relazioni tra variabilità genetica e resistenza delle popolazioni all'infezione da parte di patogeni e l'identificazione degli elementi di disturbo ambientale in siti utilizzati dallo stambecco.
WP 4. Corridoi ecologici e conoscenze utili alla gestione. Infine, grazie all’analisi dei dati ottenuti dai collari satellitari, questa azione ha previsto l'aggiornamento della cartografia transfrontaliera dei nuclei esistenti grazie alla sintesi di dati spaziali e di informazioni ottenute dal parere di esperti e la valutazione dell'interconnessione tra le popolazioni mediante l'identificazione e protezione dei corridoi ecologici. L’obiettivo a lungo termine di questa azione è quello di permettere alla specie di ricolonizzare al meglio il territorio idoneo e di permettere il massimo scambio (flusso genetico) tra le sub-popolazioni. A questo link è possibile guardare gli spostamenti degli stambecchi nel Parco delle Alpi Marittime
Le azioni che hanno interessato maggiormente il Parco Nazionale Gran Paradiso sono quelle relative all'attività
3.1. Genetica e rischi sanitari.
Nonostante i conteggi numerici effettuati negli ultimi anni indichino che lo stato di conservazione generale dello stambecco sia favorevole, i meccanismi che regolano la dinamica delle popolazioni non sono sufficientemente chiari. La storia recente della specie, che è passata attraverso 2 colli di bottiglia genetici estremamente stretti negli ultimi due secoli, è ancora visibile nelle popolazioni attuali: la variabilità genetica della specie è molto bassa ed è ulteriormente ridotta in alcune popolazioni reintrodotte a partire da pochi individui.
Talune di queste popolazioni hanno tassi di crescita estremamente bassi e mostrano livelli di mortalità o prevalenza di patologie più alti rispetto ad altre popolazioni. Inoltre, in tempi recenti, si è verificata l'estinzione o quasi estinzione a livello locale di alcune popolazioni a causa di epidemie.
Obiettivi del WP3 è stato quello di valutare lo stato sanitario delle diverse popolazioni e fare un'analisi approfondita delle relazioni tra la variabilità genetica e resistenza all'infezione da parte di patogeni.
Attraverso l'analisi di campioni prelevati da individui di popolazioni diverse (con epidemie in corso o senza epidemie) e con stati sanitari diversi (infettati, non infettati, guariti) è stata valutata l'influenza di fattori genetici sullo stato sanitario. L'analisi è stata effettuata su individui appartenenti a popolazioni monitorate dai partner del progetto ma anche su popolazioni che si trovano in altre aree ma che presentano patologie potenzialmente importanti per la conservazione della specie.
Infine, sono state indagate le connessioni esistenti tra le popolazioni contigue per verificare, attraverso l'ausilio di metodi genetici, la presenza di corridoi di scambio tra popolazioni che possono incrementare il flusso genetico e quindi la variabilità delle singole popolazioni.
I risultati del progetto vengono aggiornati su questa pagina