Dal Bivacco Ivrea scendere leggermente e attraversare il torrente ad est. Risalire l'evidente mulattiera che con un lungo traverso porta ad alcuni ripiani, poi svoltare decisamente a destra e attraversare la pietraia, raggiungendo il canale (a volte nevoso) molto disagevole, che scende dal Colle dei Becchi. Risalire tra i roccioni la fiancata a destra del canale fino a raggiungere il Colle dei Becchi o di Noaschetta 2990 m. (Ore 1,50 dal Bivacco Ivrea) Scendere sull'opposto versante per lingue di neve e pietraia in direzione est, fino a raggiungere dei piani erbosi.
Dal Rifugio Pocchiola Meneghello avviarsi in salita per la sconnessa gradinata, passare davanti alla teleferica in disuso e a una cappella votiva. Proseguire in piano e poi con alcuni saliscendi fino a una pietraia da attraversare per raggiungere una traccia che taglia ripidi pendii (breve catena in un tratto franato) e che sale con splendida vista sulla parte ovest del Monte Destrera 2539 m. (45 minuti dal Rifugio Pocchiola Meneghello).
Da Talosio seguire per circa 500 m la strada asfaltata che porta al Santuario di Prascondù 1321 m. Nelle vicinanze del primo tornante imboccare a destra la mulattiera che arriva al Santuario (45 minuti). Dal Santuario si imbocca il sentiero G.T.A. che coincide in questo tratto con il Giroparco Gran Paradiso e che passa prima dietro le baite Balmot e poi Barlan 1474 m. Si sale per pascoli sul sentiero G.T.A./A.V.C., si aggira una turrita formazione rocciosa (visibile dal basso) arrivando così all'Alpe del Roc 1812 m, si prosegue in salita fino al Colle Crest 2040 m.
Dal Colle Crest (m 2040) il sentiero scende nel Vallone di Fatinaire, in Val Soana, tagliando un ripido ed accidentato versante, fittamente colonizzato da ontano verde. Si passa così ad un ambiente selvaggio che contrasta nettamente con quello aperto ed arioso del versante verso la Valle di Ribordone. Il sentiero tocca l’Alpe Sionei (m 1855), grande alpeggio tra ampi pascoli ed organizzato con criteri relativamente moderni, servito da teleferica ma abbandonato da alcuni anni.
Dalla frazione Bech di Ingria raggiungere in basso le case fino in fondo alla frazione e poi seguire in direzione est e in piano una condotta sotterranea fino a un ponte in ferro. Attraversarlo e salire sull'opposto versante fino alla carrareccia, ormai oltre il torrente Verdassa. Seguendola a destra e con un lungo tratto pianeggiante, si arriva alla frazione Berchiotto. Da Berchiotto risalire a sinistra lungo una strada sterrata che tocca un grosso traliccio.
Da Frassinetto, attraversata la via principale e arrivati alla chiesa parrocchiale in borgata Capelli, imboccare la scalinata che scende verso il cimitero e attraversando la strada asfaltata, immettersi nella mulattiera che passa prima alla chiesa dedicata alla Madonna del Bellosguardo e poi, attraversando alcune volte la strada asfaltata, scende all'Eremo di Santa Maria in Doblazio, interessante antichissima pieve già esistente negli anni intorno al Mille, che domina Pont Canavese (Ore 1,45 da Chiapinetto).