Dolci
Torta del Nivolet: specialità dolciaria nata dal concorso gastronomico tenutosi a Ceresole Reale in occasione della manifestazione "A piedi tra le nuvole" durante l'edizione 2003. Gli ingredienti sapientemente miscelati sono farina, fecola, burro, zucchero, uova e cioccolato ma cio' che la rende speciale è l'aggiunta di genepy, tradizionale liquore a base di erbe montane. La decorazione realizzata con zucchero a velo raffigura una testa di stambecco, da sempre simbolo del Parco. La torta è prodotta dalla pasticceria "La Vecchia Vall'Orco" di Sparone (TO) e si può trovare nei migliori negozi di tutto il comprensorio piemontese del Parco.
Biscotti del Nivolet: dal successo derivato dalla produzione della omonima torta, nel 2004 il concorso ha preso come spunto i biscotti e così la pasticceria "Cerutto" di Castellamonte (TO) ha dato origine a questo insolito biscotto a forma di nuvola. E' fatto con farina,uova, zucchero, burro,margarina e liquore alle
erbe. Le erbe aromatiche usate anche per la decorazione gli conferiscono un originale colore verde, tutto naturale, come i prati che si trovano d'estate al Nivolet, da cui prende il nome.
Tegole: classico souvenir goloso valdostano, sono biscotti tondeggianti di farina di frumento, albumi d’uovo, nocciole, mandorle dolci e amare. La loro produzione nei laboratori delle pasticcerie della Vallée ebbe inizio una settantina di anni fa, forse sulla base di una ricetta francese. Il nome è dato dall’aspetto “ondulato” che i dolcetti assumevano quando, dopo la cottura in forno, erano messi ad asciugare sul mattarello o su un’altra superficie cilindrica.
Mecoulin: è un delizioso pane con l’uvetta, lo si può trovare nelle pasticcerie di Cogne, che lo realizzano seguente una antica tradizione.
Miele: I mieli locali prodotti all'interno del Parco sono il frutto della generosa flora alpina tra cui spicca la pianta di Rododendro dalla quale si ricava l'omonimo miele. Oltre al Rododendro ricordiamo i millefiori alpini, il castagno e i tigli di fondovalle. Insieme al miele è bene ricordare il grande contributo che le api insieme agli altri insetti impollinatori danno all'impollinazione delle piante spontanee del Parco. Inoltre l'apicoltura è un'attività a ciclo energetico chiuso e a impatto ambientale nullo.
Vino
Valle d’Aosta o Vallée d’Aoste Doc
Nonostante condizioni pedoclimatiche decisamente sfavorevoli (basti pensare che in Valle d’Aosta si coltiva il più alto vigneto d’Europa: il Blanc de Morgex et de La Salle, tra gli 800 e i 1200 metri, praticamente ai piedi dei ghiacciai del Monte Bianco) qui si fanno vini eccellenti, anche se in quantità modeste.
Salumi
Boudin: grande classico della cucina tradizionale valdostana (il nome si legge, alla francese, budèn), è un insaccato che in origine si faceva mescolando al sangue di maiale patate bollite, rape o barbabietole rosse, lardo, sale, pepe, aglio, cannella, noce moscata, salvia, rosmarino, bacche di ginepro.
Mocetta: detta anche motzetta, è una carne conservata tipica della Valle d’Aosta e del Canavese. Un tempo la mocetta si ricavava dalla coscia disossata dello stambecco; da quando questo ruminante fa parte della fauna protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso, si usa carne di camoscio (d’allevamento, quasi sempre importata) o di capra.
Salame di patate: tipico del Canavese e del Biellese, era uno dei più classici espedienti per aumentare il cibo a disposizione delle famiglie contadine. Tradizionalmente lo si preparava il giorno dell’uccisione del maiale, ma anche oggi mantiene una sua stagionalità: lo si produce fra ottobre e marzo, prima che le patate comincino a fermentare.
Formaggi
Fontina Dop: è uno dei più celebri formaggi italiani, Doc dal 1955. Lo si produceva e lo si produce con latte crudo di vacche di razza pie rouge (Pezzata Rossa) che d’estate frequentano i pascoli ad alta quota, profumati di fiori e di essenze aromatiche.