Di fronte l’hotel Genzianella inizia un semplice percorso sulla sinistra orografica, quasi tutto in discesa, che permette di cogliere come la forza dell’acqua ha ragione della roccia più dura: il torrente ha inciso nel corso dei millenni gole spettacolari che si alternano a tratti più pianeggianti…
I grandi opposti della Natura in montagna si presentano sovente così: come questo torrente che ospita un uccello assai piccolo, ma tenace e fortissimo: il merlo acquaiolo, che si immerge contro corrente per rovistare il fondo ghiaioso del torrente alla ricerca di insetti acquatici, sia in estate come d’inverno, senza congelarsi! Capace, unico nel suo genere, di costruire un nido dietro un lieve salto d’acqua che diventerà cascata copiosa quando in tarda primavera avrà i piccoli; questa sarà una barriera impenetrabile per i suoi predatori, ma non per lui! Continuando il percorso, è possibile attraversare il torrente su uno dei ponti di neve che si formano naturalmente durante gli inverni in cui le nevicate sono copiose, seguendo le tracce che gli animali selvatici lasciano per attraversare anche loro la via d’acqua tra un versante e l’altro della vallata, raggiungendo l’antico villaggio di Pessey, quasi del tutto abbandonato, dove si possono ammirare angoli di splendida architettura tradizionale; nel caso di nevicate poco abbondanti, o di primavera inoltrata, bisognerà invece continuare a percorrere la sinistra orografica fino al ponte che costeggia la strada nella località di Terrè, che permetterà di passare sul versante orografico destro e da li salire al villaggio di Pessey attraversando il bosco precedente il villaggio stesso
In entrambi i casi, dal villaggio, oltrepassando il torrente su un ponticello nel bosco, si raggiungere l’alpe Pravieux ( dove si trova una stalla utilizzata d’estate per la monticazione a media quota dei manzi), dove si trova un parcheggio; questo è il punto di partenza delle bellissime Gordtzes du Terrè, il cui inizio è visibile dal ponte stesso, spettacolari gole tagliate dalla forza dell’acqua glaciale ora attrezzate dalle Guide Alpine, e del sentiero che conduce al rifugio Chabod.
Il rientro è consigliabile effettuarlo sullo stesso percorso fino a primavera inoltrata e con neve assestata, per pericolo valanghe.
Da non perdere:
- villaggio di Pessey
- cascatella del torrente Cote Savatère
- le Gordtzes du Terrè