Dopo la schiusa dello scorso febbraio in Val di Cogne, anche nel nido in Valsavarenche è nato un piccolo gipeto. L’evento, avvenuto alle 8.02 di mercoledì 20 marzo, è stato ripreso in diretta dalla webcam installata dai guardaparco nell’ambito di un progetto di monitoraggio in collaborazione con Federparchi.
Il Parco ha chiesto agli alunni della scuola elementare di Rhêmes-Saint-Georges (nell’ambito del progetto per le strategie nazionali aree interne – progetto Woody Tales avviato con le scuole del territorio) di scegliere un nome per il piccolo gipeto, che è stato battezzato Avrì dai bambini.
Il Gypaetus barbatus è considerato “prossimo alla minaccia di estinzione” dall’Unione internazionale per la conservazione della natura. Nel Parco Nazionale Gran Paradiso, il monitoraggio di questa specie viene effettuato dal personale del Corpo di Sorveglianza e del Servizio Biodiversità e ricerca scientifica, in stretta collaborazione e in coordinamento, a livello regionale, con il Corpo Forestale Valdostano e l’IBM (International Bearded vulture Monitoring), per il conferimento dei dati al coordinamento europeo.
La tutela della riproduzione del gipeto costituisce un obiettivo conservazionistico di grande rilevanza per l’Ente Parco. La cova dura dai 55 ai 60 giorni, periodo in cui è fondamentale garantire la massima tranquillità ai genitori. Per evitare che il disturbo provocato da un’eccessiva presenza umana possa determinare l’abbandono del nido da parte degli adulti, con il conseguente fallimento della riproduzione, l’Ente Parco istituisce periodicamente zone di divieto di accesso attorno ai siti di nidificazione.