Il
taglio del 75% alle risorse del 5 per mille, previsto nel
maxiemendamento del Governo alla Legge di stabilità e già ratificato
dalla Commissione Bilancio, rischia di rivelarsi un ulteriore colpo per
la ricerca scientifica del Parco, in parte
finanziata con questi fondi.
Per
lo svolgimento delle ricerche nel Parco, in collaborazione con
università e centri di ricerca di livello internazionale, il servizio
scientifico dell'Ente usufruisce infatti per la maggior parte di fondi
europei a cui si sono andati ad affiancare negli ultimi anni quelli
provenienti dal 5 per mille, donato liberamente dai cittadini.
Le
indagini sulle cause del declino della popolazione di stambecco,
animale simbolo del Parco, possono essere condotte solo grazie a questo
tipo di finanziamenti, tra 2007 e 2008 sono stati raccolti oltre 18.000
euro, un contributo essenziale per lo sviluppo del progetto di ricerca
"SOS stambecco". I fondi sono necessari a studiare la natalità e la
sopravvivenza dei capretti, i piccoli di stambecco, che per cause ancora
da accertare muoiono, in misura consistente, nel primo anno di vita.
Il direttore del Parco Michele Ottino commenta: "Ci
uniamo all'appello di tutte le organizzazioni no-profit e degli altri
enti di ricerca scientifica affinché il Governo ripristini le risorse da
dedicare al 5 per mille. Le attività di ricerca del Parco, ancor più se
supportate liberamente dalla scelta dei cittadini, devono essere
sostenute con tutti i mezzi possibili per trovare le risposte, e quindi
le soluzioni, al declino della popolazione di stambecco nell'area
protetta. Una regressione che preoccupa non solo noi ma anche la
comunità scientifica e tutti gli amanti degli animali".
Foto: Luciano Ramires
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