L’Agenzia delle Entrate ha comunicato negli scorsi giorni i risultati sugli importi del 5 per mille relativi all’anno 2011. Il Parco, che rientra tra i beneficiari come ente di ricerca scientifica, si è aggiudicato la cifra di 18.840 euro, risorse che verranno impiegate proprio a sostegno della ricerca nell’area protetta.
Sono stati 517 i cittadini che con il loro 5 per 1000 contribuiranno concretamente alla salvaguardia dell’animale simbolo del Gran Paradiso, con un incremento di 7.000 euro, in termini di importo, rispetto all’anno precedente.
Bruno Bassano, veterinario e responsabile del servizio scientifico del Parco: “Il risultato ci rende orgogliosi perché vede riconosciuta l’elevata qualità della ricerca scientifica fatta dall’Ente Parco e dai ricercatori che effettuano gli studi sul territorio. A maggior ragione in questi anni di crisi, caratterizzati dai continui tagli imposti dalla finanza pubblica, il sostegno dei cittadini con il 5 per 1000 si rivela molto importante nella prosecuzione delle attività di ricerca a salvaguardia dell’area protetta”.
Il Parco, sin dalla sua fondazione, ha sempre dato grande importanza all'attività di ricerca e di conservazione, con riconoscimenti a livello internazionale. Oltre all'impegno diretto per la reintroduzione e la conservazione dello stambecco su tutto l'arco alpino, negli ultimi anni si sono intensificati gli sforzi per ricerche scientifiche a lungo termine ed è stata posta grande attenzione sulla popolazione di stambecco, animale simbolo del Parco. Sin dal 1999, in particolare nell'area di studio di Levionaz in Valsavarenche, è in corso un programma di studio intensivo su ecologia comportamentale, life history e genetica dello stambecco in collaborazione con le università di Pavia, Sassari, Sherbrooke (Canada), Zurigo e conla Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Milano.
Anche per il 2013 sarà possibile per tutti i cittadini e amanti della natura, sostenere la ricerca scientifica del Parco donando il proprio 5 per 1000. Basta apporre la propria firma nel riquadro "finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell'università" del modello Unico Persone Fisiche, Modello 730, oppure nella scheda allegata al CUD per tutti coloro che sono dispensati dall’obbligo di presentare la dichiarazione, ed inserire il codice fiscale del Parco 80002210070. Una scelta che non costa nulla ai contribuenti e non è alternativa all'otto per mille, ma che offre un grande aiuto per lo studio e la conservazione della biodiversità nell’area protetta.
Foto: SB