Da
qualche tempo un nuovo strumento di lavoro trova posto nello zaino dei
guardaparco del Gran Paradiso: è un palmare di 250 grammi che consente
di acquisire dati attraverso un ricevitore GPS, raccogliere
informazioni, scattare fotografie, censire posizione e movimenti della
fauna e a segnalare percorribilità e condizioni dei sentieri nell'area
protetta.
Il
progetto è stato sviluppato nell'ambito di una collaborazione, in corso
dal 2007, tra l'Ente Parco Nazionale Gran Paradiso e il Dipartimento
Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Torino. Due sono i
principali indirizzi di ricerca in ambito geografico e territoriale: il
primo riguarda la creazione e l'aggiornamento della cartografia tematica
del territorio del Parco, con l'utilizzo di dati telerilevati da aereo e
da satellite, come strumento per analisi tematiche; il secondo
indirizzo riguarda invece la sperimentazione di strumenti innovativi per
le indagini sul campo.
L'obiettivo
è quello di creare una banca dati cartografica per la lettura integrata
delle diverse componenti del paesaggio e dei loro cambiamenti nel
tempo, da cui possono derivare possibilità di analisi del territorio
utili per il monitoraggio e la pianificazione dell'area protetta.
Oltre
alla rilevazione di dati su animali e flora dell'area protetta,
attualmente è in corso di elaborazione la schedatura per il rilevamento
dei tracciati della rete di sentieri del Parco. Oltre alle informazioni
sulle caratteristiche fisiche e morfologiche, la difficoltà
escursionistica e la percorribilità si potranno acquisire anche i punti
di interesse, la segnaletica, i fattori di degrado. La restituzione
cartografica del lavoro condotto sul campo consentirà di disporre di
mappe utili per più finalità, dalla programmazione della manutenzione
dei tracciati, alla promozione e alla divulgazione.
"Il
bilancio di poco meno di un anno di sperimentazione dell'uso del palmare
è molto positivo, con un significativo aumento delle segnalazioni
raccolte, oltre 11.000 per quanto riguarda la fauna e più di 700 per i
rilievi floristici", spiega Patrizia Vaschetto, responsabile dell'ufficio pianificazione del Parco, "L'incremento
dei dati è proprio legato alla possibilità di inserire le osservazioni
in modo veloce e affidabile, secondo un formato standardizzato che
aumenta la precisione delle informazioni inserite e diminuisce le
possibilità di errore o di omissione di dati".