Nei giorni scorsi si è schiuso l'uovo della coppia di gipeti che hanno nidificato in Valnontey, il piccolo, battezzato Sputnik dai guardaparco della Valle di Cogne, è accudito dai genitori che lo nutriranno sino all'involo, previsto nel mese di luglio.
Proprio in Valnontey lo scorso 19 febbraio sono stati denunciati per disturbo alla fauna sei ghiacciatori, colti in flagrante dai guardaparco nella scalata della cascata di ghiaccio Repentance, che rientra nella zona di protezione istituita a dicembre. Nonostante i numerosi cartelli di divieto presenti e le azioni di comunicazione messe in atto dall'Ente Parco su web, social e stampa, anche in collaborazione con la Società Guide di Cogne, gli stessi si sono avvicinati a quasi 20 metri dal nido, causando l'allontanamento del gipeto, impegnato in quel momento nella delicata fase della cova. L’esemplare è poi fortunatamente ritornato al proprio nido, ma se i ghiacciatori avessero raggiunto le vicinanze, avrebbero potuto provocarne addirittura l’abbandono.
I ghiacciatori sono stati accompagnati nella sede di Valle di Cogne, identificati e denunciati per disturbo alla fauna ai sensi dell'art. 11 della Legge Quadro sulle Aree Protette; gli atti sono stati inviati alla procura di Aosta. Il controllo dei siti di nidificazione, in particolare durante la cova e la schiusa dell’uovo, e prima dell’involo del piccolo di gipeto, viene fatto dai guardaparco quotidianamente, un'attività che risulta molto impegnativa se si pensa che tra fine 2018 e inizio 2019 sono state 130 le giornate impiegate con circa 1300 km percorsi, in qualsiasi condizione metereologica, e temperature che a volte raggiungono i – 20°.
Le attività di comunicazione messe in atto per la zona di protezione in questi anni si sono dimostrate efficaci, è infatti la prima volta che i guardaparco hanno dovuto ricorrere alla denuncia per i trasgressori.
Foto di Enzo Massa Micon