Dal Rifugio si scende al Lago Losere seguendo la traccia della vecchia mulattiera interrotta dai tornanti dalla strada che sale al Colle del Nivolet. Costeggiato il grazioso Lago Losere la mulattiera prosegue in leggera discesa lungo la valle, con un grandioso panorama sulle Levanne e sul Lago Serru. Il percorso prosegue poi pianeggiante, incrociando alcuni piccoli corsi d'acqua e il sentiero Videsott che sale da Chiapili di Sopra. In questa zona è possibile ammirare la vallata da alcune postazioni di caccia, ancora perfettamente conservate.
Il sentiero inizia, a fianco di una costruzione in pietra (freccia segnaletica «Sentiero Videsott»), sulla destra – salendo – della strada che da Ceresole Reale va al Colle del Nivolet un centinaio di metri prima del ponte sul rio della Percia, che precipita sulla vasta conca di Chiapili di Sopra con una
Dal bivacco, in discesa, si continua sul percorso dell’Alta Via Canavesana che coincide per questo tratto con il GiroParco, e si arriva nei pressi dell’Alpe Breuil e relativo pianoro. Più avanti lasciare ancora a destra la mulattiera che, attraverso il Colle Sià e la Cà Bianca scende a Ceresole Reale e continuare invece verso sinistra sul sentiero pianeggiante che porta alla Casa di Caccia del Gran Piano 2222 m. Da qui si lascia l’A.V.C.
Da Noasca si segue il sentiero sulla sponda destra del Torrente Orco che, attraversando i castagneti, ricalca il tracciato della vecchia mulattiera di collegamento tra le frazioni del fondovalle. Nei pressi della frazione Prà vale la pena una breve digressione fin sull’alveo dell’Orco per apprezzare le gole che il torrente ha inciso nella roccia. Raggiunta Gera si attraversa il Torrente su due passerelle e, dopo un breve tratto su asfalto, che attraversa la frazione Fei, si prende a salire su agevole mulattiera, inizialmente nel castagneto, per poi entrare nei noccioleti.
Attraversata la Frazione di San Lorenzo lungo la “via principale” in direzione del versante montano s’incontra la mulattiera che sale all’Alpe Praghetta. Il sentiero percorre un ripido versante in esposizione sud, lambendo una faggeta. Dai 1800 mt si esce su praterie alpine. All’Alpe si incrocia e si segue l’Alta Via Canavesana che sul sentiero 560 arriva dal Rif. Pontese passando dal Lago di Valsoera. Proseguendo verso destra si segue la traccia che porta al
Da Talosio seguire per circa 500 m la strada asfaltata che porta al Santuario di Prascondù 1321 m. Nelle vicinanze del primo tornante imboccare a destra la mulattiera che arriva al Santuario. Dal Santuario si imbocca il sentiero GTA/AVC che passa prima dietro le baite Balmot e poi Barlan 1474 m. Si sale per pascoli, sempre sul sentiero GTA/AVC, si aggira una turrita formazione rocciosa (visibile dal basso) arrivando così all'Alpe del Roc 1812 m, si prosegue in salita fino al Colle Crest 2040 m.
Da Ronco, zona Casa per anziani, si seguono le indicazioni per Nivolastro e ci si trova sulla mulattiera che sale ripida entro il bosco di larici e abeti rossi, inizialmente lungo il Rio e poi su balze rocciose con vasto panorama sull’intera vallata. Si attraversa poi la frazione Nivolastro in direzione nord fino ad incontrare il sentiero che, a destra, scende su Chiapetto.
Da San Besso il sentiero sale verso il Colle della Borra sul ripido versante seguendo un tracciato a pendenza regolare, che attraverso il colle si collega ai resti di una piccola miniera nei pressi. Tale percorso era un tempo utilizzato per scendere con le slitte cariche del minerale estratto, verso Campiglia. Lo stesso toponimo “Borra” deriverebbe dalla presenza di gallerie e grotte. Dal Colle si scende sull’opposto versante toccando prima le Grange la Borra, in stato di abbandono e, più a valle le Grange Orletto e Vandilliana, entrambe ancora utilizzate per la monticazione estiva.
Da Piamprato si segue la strada interpoderale per la seggiovia, superato il bivio per Colle della Borra si prosegue lungo la pista percorrendo alcuni tornanti per costeggiare la Grange Prariond e poi proseguire, ignorando la deviazione sulla destra che sale agli impianti di risalita, fino ad un piccolo parcheggio a quota 1730 m. Da qui si prosegue su sentiero attraversando un lariceto per giungere sui pascoli delle Grange Ciavanassa. Raggiungere la Grange Ciavanassa (1815 m) aggirandola sulla destra.