I margini dei boschi
In questo gruppo sono comprese tipologie ambientali assai diverse tra loro, ma caratterizzate tutte dalla presenza dominante di arbusti e di piante caratterizzate dall’assenza di un asse principale di accrescimento e con ramificazioni in prossimità del suolo.
Gli arbusteti più diffusi nel territorio del Parco possono essere ricondotti, per semplificazione, a tre grandi gruppi:
- I saliceti delle rive dei corsi d’acqua, siano questi di bassa quota e di notevole portata (fiumi o torrenti) o di alta quota (torrenti e ruscelli alpini). Sono caratterizzati dalla presenza dominante di diverse specie di salici arbustivi a seconda delle condizioni ecologiche dell’ambiente.
- Le formazioni arbustive di luoghi aridi e caldi. Generalmente rappresentano gli stadi intermedi verso un ritorno del bosco in luoghi un tempo coltivati dall’uomo, sono per lo più costituiti da arbusti spinosi quali Crespino, Lampone, Ginepro, Rovi ecc...
- Gli alneti sono arbusteti in cui domina l’ontano verde (Alnus viridis), pianta alta fino a tre metri con portamento prostrato. L’ontano verde colonizza i pendi dei canaloni valanghivi, le rive dei torrenti alpini, le zone più basse delle morene: è una pianta pioniera in quanto cresce su terreno povero in sostanze nutritive ma ricco di umidità ed è in grado di arricchire il terreno in azoto assimilabile dalle piante. Per questo motivo la vegetazione erbacea che cresce tra gli ontani è lussureggiante, costituita da piante a foglia larga e di taglia elevata (= megaforbie).
I margini del bosco corrispondono a una frangia erbosa esterna allo strato arbustivo e arboreo tipico del bosco. Sono composti da piante che godono di maggior insolazione rispetto a quelle del sottobosco, ma beneficiano di un microclima più fresco e riparato di quello delle praterie e dei pascoli aperti. Questi ambienti, salvo negli aspetti più aridi, sono in costante evoluzione verso il bosco, oppure verso la prateria se vi è l’intervento dell’uomo; d’altro canto questo tipo di vegetazione può diffondersi notevolmente nelle praterie abbandonate del piano montano.
Le lande o brughiere, tipiche della zona al di sopra del limite dei boschi, sono formazioni legnose basse, spesso con portamento prostrato-ascendente, le cui piante hanno foglie persistenti e coriacee. La copertura vegetale è spesso discontinua, così da favorire la presenza di numerose piante erbacee di piccola taglia, di licheni e di muschi terricoli.
Le brughiere più diffuse nel territorio del Parco sono diverse:
- Le lande continentali a Sabina (ginepro sabina, uva-orsina).
- Le lande subalpine xerofile a ginepro nano a cui spesso si accompagnano il mirtillo rosso e il falso mirtillo.
- Le lande subalpine meso-igrofile a rododendro e mirtilli (mirtillo nero, mirtillo rosso e falso mirtillo).
- Le lande alpine delle zone ventose.
Foto: Dario De Siena