La scorsa
settimana i guardaparco del Gran Paradiso hanno avvistato, nel versante
valdostano dell’area protetta, una nuova coppia di esemplari di gipeto in
interazione reciproca e in accoppiamento.
Già da un mese la
nuova coppia di gipeti, che frequenta regolarmente i cieli del Parco e che è
diversa da quella che ha recentemente nidificato in Val di Rhêmes, è stata
osservata mentre portava materiale per rinverdire un vecchio nido d’aquila
presente in zona. L’area è costantemente monitorata dagli uomini del servizio
di sorveglianza del Parco, anche grazie all’ausilio di moderni mezzi ottici e
di osservazione.
“La predisposizione del nido e l’avvistamento
dell’accoppiamento potrebbero essere il preludio alla deposizione dell’uovo e
quindi alla nidificazione” spiega Luigino Jocollé, ispettore della
sorveglianza del Parco, “Al momento però,
è ancora presto per poter dire se questo avverrà o meno”.
Il monitoraggio
dei gipeti effettuato dai guardaparco, in stretta collaborazione e in
coordinamento con il Corpo Forestale Valdostano per quanto riguarda il controllo
dei nidi fuori dal territorio di competenza, è un’operazione che viene portata
avanti pazientemente e con grande riserbo, proprio per non disturbare gli
esemplari di questo grande avvoltoio, la cui apertura alare può raggiungere i 280 centimetri.
Estinto sull’arco alpino dagli inizi del ‘900 e reintrodotto negli anni ’80, il
gipeto è infatti tra gli avvoltoi la specie di dimensioni maggiori in Europa.
Nella foto di Davide Glarey uno dei gipeti impegnati nel rinverdimento del nido
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